È possibile offrire su Olivetti e sulla sua comunicazione un punto di vista nuovo e innovativo? Sì: basta fare il percorso inverso che si compie quando si analizzano le vicende di una grande impresa.Perché se abitualmente si parte dalla storia per arrivare al mito, con Olivetti bisogna partire dal mito che in tanti anni le è stato costruito attorno, smontarlo nei suoi elementi costitutivi e arrivare alla sua vera storia. Grazie a questo nuovo sguardo, si possono mettere in rilievo i profondi momenti di rottura che sono stati sino a oggi coperti da una falsa continuità che ha costruito il mito Olivetti.
Il saggio propone un itinerario in quattro tappe: il tempo del socialista Camillo Olivetti, il fondatore, in cui al centro dell’impresa è posto il tema dell’italianità; il tempo di Adriano Olivetti, che si propone di costruire una comunità attraverso un progetto di design globale; il tempo di Bruno Visentini, in cui si cambiano le radici dell’impresa e in cui la forma diventa prevalente rispetto ai contenuti; il tempo di Carlo De Benedetti, che all’inizio è tempo di marketing e che alla fine è il tempo del nulla.
La conclusione delle quattro tappe indica quello che, al di là di ogni mitologia, è ancora oggi l’insegnamento profondo del pensiero di Adriano Olivetti: una responsabilità d’impresa radicale, il modo più interessante e produttivo per guardare al futuro.