E’ un’opera sul tema dell’identità e della sua costruzione a cui contribuiscono mille stimoli, mille incontri diversi.
Guerriero ha lavorato sulle sue nostalgie, sui suoi fantasmi, sulle immagini che l’hanno “costruito”. E non potendo mettere una carrellata completa, ha scelto 25 personaggi: una scelta casuale, e proprio per questo fatta per non scontentare nessuno dei maestri (viventi o no) di riferimento. Le 25 immagini sono poi state illustrate-commentate da me. Ancora una volta è però un gioco di spostamenti: i miei commenti sono infatti del tutto arbitrari.
Il lavoro è completato da un articolo di Dom McHost (scrittore irlandese amico di Guerriero) dal titolo “Il valzer del Guerriero – danza in tre tempi sul ritmo dell’identità”, da “Una mappa dell’identità contemporanea” di Fabio Destefani e da un contributo della psicoanalista Claudia Balottari dal titolo “Identità: tra scomposizioni e armoniche composizioni”.
Il volume è fuori commercio.